Dipinti


Le case bianche, 1946 olio su tavola,17,2 x 25 cm

La strada, 1946 olio su tavola, 25,2 x 17 cm

Il balcone di Sanremo, 1946 olio su tavola, 28,5 x 18,2 cm
Bice Brichetto

Le prime opere

Elsa Morante, 1965

Lavoro e grazia: ecco una coppia davvero invidiabile, e che raramente si concede alla frequentazione dei mortali nostri contemporanei.
Ma per quei felici (pochissimi), che si degna di frequentare, essa è capace perfino di miracoli.
Per esempio, nella compagnia di questa coppia beata, si può ancora oggi dipingere un quadro col sistema usato da Bice Brichetto, e cioè: disporsi davanti a una tela bianca, coi sette colori naturali della scala e le loro combinazioni; e là umilmente, disperatamente, cercare di tradurre in linguaggio reale visibile quanto il mondo dei sensi offre alla vista; finchè la materia comune e superficiale della tela non si trasformi nella intimità preziosa, tenera e parlante della vita unica e indivisibile.

bice brichetto

1965: la prima mostra

Elsa Morante
Dipingere una rosa

Per varie ragioni, che credo giuste, io da gran tempo ho promesso risolutamente a me stessa (quasi un voto) di non scrivere mai prefazioni per nessuna mostra di pittura al mondo. Solo nella presente occasione, ho sentito come, astenendomi, avrei peccato peggio che non infrangendo per una volta il mio voto. E questa sarà, però, la prima e l’ultima volta; alla prossima, non potrei perdonarmi più per nessun motivo, e finirei magari dannata. Intanto, mi piacerebbe di far capire qui perchè io credo che mi sarà rimessa quest’unica infrazione.
Bisogna dire che io desideravo e aspettavo questa mostra da anni. È un fatto che Bice Brichetto, sebbene dipinga da sempre, non s’era mai lasciata indurre a esporre in pubblico i suoi quadri: tanto severo e irraggiungibile le appariva il paragone dell’arte.